Dopo la morte di don Michele dal 1922, direttore della Banda dell’Oratorio fu don Angelo Scrudato. La commissione che collaborava con lui era formata dal capomusica Antonino Barbasso, Calogero Geraci, Michele Lo Bello, Vincenzo Lupo; Tesoriere era don Antonino Sansone; Segretario Antonino Virga che nel 1923 venne sostituito da Eugenio Zaccone. Maestro di musica sino al settembre 1922 fu Carini; dal 1923 Sebastiano Efilio. Quell’anno la Banda dell’Oratorio si recò a suonare a Vallelunga, Comiso, Casteltermini, Realmonte.
Nonostante le difficoltà e le lotte, la piccola Banda continuò nelle sue prestazioni che rallegrarono tante manifestazioni dell’Oratorio, si accrebbe, di numero, di strumenti e di repertorio, sino a trasformarsi in una e vera banda musicale che presto fu in grado di eseguire opere di alta qualità.
Don Angelo Scrudato, all’inizio del suo ministero parrocchiale in S. Giovanni, cosi in un foglio a stampa, inviato nei vari posti, con il titolo su riportato, la presentava: “La Banda che ho l’onore di presentare fu fondata nel 1904 dal non mai abbastanza compianto Don Michele Martorana, anima di apostolo e di artista, il quale si proponeva con tale mezzo di promuovere, agevolare e diffondere l’educazione musicale del popolo, svegliandone le più sane energie.
Disciplinata, corredata da un istrumentale moderno, di elegante uniforme, di un vasto repertorio musicale, di autori antichi e moderni, e diretta dal maestro Claudio Guerri di Roma, trovasi in condizioni di attuare qualsiasi servizio musicale”.
Il repertorio della Banda, in quel tempo, era davvero ricco perché comprendeva opere di Bellini, Bizet, Catalani, Cimarosa, Giordano, Gounod, Lehar, Leoncavallo, Mascagni, Mozart, Puccini, Verdi, Wagner, Heandel, Martini, Medelsohn, Schubert, Bartòk.
La Banda divenne anche modello per altri simili complessi che si facevano sorgere in seno agli oratori festivi o ad altri enti di ispirazione cristiana. Nel 1926 la Banda era diretta dal maestro Antonio Lo Curto e nel 1928 dal maestro Schirò.
In questo ultimo anno, viste le lotte del fascismo sangiovannese contro le istituzioni cattoliche, il corpo musicale fu sciolto dall’arciprete Scrudato, subito dopo la festa di Gesù Nazareno, per sottrarlo alle prevedibili vessazioni del podestà e dei suoi seguaci, ma fu ricostituito alcuni mesi dopo e continuò nella sua attività artistica e formativa.
(Fonte: San Giovanni Gemini, Notizie storico-religiose – Domenico De Gregorio)